Rassegniamoci, siamo in Italia. E così neanche un giudice sfugge alla grande tentazione nazionale della furbizia. Quel giudice di Milano – e non è certo l’ultimo arrivato – che esibisce sul cruscotto dell’auto un pass per la sosta libera (strisce gialle e blu, senza pagare come noi bifolchi) scaduto da 20 mesi. Scaduto a febbraio 2012, ma camuffato sotto un altro permesso, quello per la circolazione nelle corsie riservate, quest’ultimo valido fino a ottobre dell’anno prossimo. Dice, la toga, che neanche lo sapeva, che non ci aveva fatto caso, e che comunque a lui quel pass non serve, perché l’auto la usa solo per andare da casa al Tribunale, dove ha il posteggio riservato. Quindi no, lui non è certo ascrivibile alla categoria dei furbi. Ma se il pass non gli serve, perché poche settimane fa ha fatto richiesta al Comune per averne (finalmente) uno valido? (pm10)
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